Il "Ponte di Sacco" - Febbraio 2019
Guarnieri, il medico che aiuta le coppie ad avere figli
A Ponsacco uno dei più avanzati centri di fecondazione assistita
«E una femmina ci comunicò il ginecologo, Il sorriso di mio marito si trasformò in una smorfia. Non era affatto convinto. Arrivati a casa, continuò a borbottare: -Sicuramente si è sbagliato Vedrai che la prossima volta se ne accorge e ci dice che è un maschio». Niente ... poi è nata mia figlia. Il ginecologo non si era sbagliato. Chissà quante scene di questo tipo ha visto nella sua carriera Giuseppe Guarnieri, ginecologo e medico di base a Ponsacco dal 1983. Sono andata a trovarlo al suo nuovo centro in viale Italia e abbiamo parlato dell'ambulatorio, completamente ristrutturato, e del suo lavoro. -Sono di origini calabresi, ma mi sono stabilito a Ponsacco 36 anni fa, proprio in febbraio, perché vinsi il posto come medico di famiglia. Ho studiato a Pisa e mi sono specializzato come ginecologo e endocrinologo. Essendo endocrinologo il focus degli ormoni e dell'infertilità è sempre stato un pallino per me ed è per questo che ho trasformato il centro da semplice ambulatorio ginecologico a centro di fertilità. Oggi ci chiamiamo "Pma Valdera" e da giugno 2017 siamo autorizzati dalla regione Toscana alla fecondazione in vitro, anche con donatori di spermatozoi e ovuli, al prelievo di spermatozoi. Abbiamo una sala operatoria e un team completo di anestesisti, ginecologi, biologi e embriologi», Ponsacco è quindi un punto di riferimento per la fertilità, se consideriamo che nel pisano c'è un unico centro convenzionato e due centri in libera professione a Pisa, «Ho avuto questa intuizione quando abbiamo cambiato sede - spiega Guarnieri - in quanto servono requisiti strutturali per diventare centro di procreazione medicalmente assistita di secondo livello, come siamo adesso. Serve minuziosa attenzione e grande controllo, si devono fare le cose con eccellenza e la strumentazione deve essere di primo livello. Ci sono anche ispezioni ogni due anni». Un'eccellenza tutta ponsacchina, dunque, che può essere paragonata ad un centro di trapianto di organi, anche se qui non si trapiantano organi ma embrioni. A settembre 2017 è stato impiantato il primo embrione in questo centro e a luglio 2018 è arrivata la prima nascita. «È stato un momento importante e di grande gioia per tutti noi - ricorda Guarnieri - Da allora abbiamo seguito molte coppie, 60 solo nell'ultimo anno. Al nostro centro non vengono solo coppie ponsacchine, non passa settimana che non vediamo tre o quattro coppie con problemi di infertilità. Oggi è un serio problema perché l'età femminile in cui si decide di avere figli è ritardata e l'indice di fertilità si è abbassato molto. Per semplificare la questione posso dire che è enormemente aumentato il numero delle donne che vanno in menopausa anticipatamente rispetto a 30 anni fa. Le cause di questa infertilità sono da attribuirsi all'inquinamento ambientale, magnetico e alimentare», Giuseppe però non è soltanto ginecologo, ma anche medico di base, Un buon 85% di donne che sono sue pazienti in quanto medico di famiglia lo sono anche in quanto ginecologo. E, si sa, il medico ha la parte ambulatoriale, le visite domiciliari e poi tutte quelle richieste extra che arrivano fuori dell'orario di lavoro, «L'essere medico di base mi aiuta molto perché ho una conoscenza della persona a 360 gradi - dice - Certo, l'impegno è grande. Perché oltre agli ambulatori c'è un altro ambulatorio, quello degli sms e dei messaggi whatsapp. Sono circa 40 o 50 messaggi al giorno e altrettante mail, alle quali rispondo sempre. La disponibilità è fondamentale, soprattutto oggi che su internet si trova tutto e il contrario di tutto. Si deve rassicurare il paziente, soprattutto quello un po' più ansioso». Gli chiedo di fare un conto approssimativo di quante gravidanze abbia seguito nella sua carriera ginecologica e mi risponde che saranno almeno 5 mila: 2 mila di queste sono state proprio portate a termine sotto i suoi occhi. Infatti, fino a qualche anno fa, dava la possibilità, alle donne che lo richiedevano, di fare il travaglio a casa. Le seguiva anche in ospedale e assisteva alla nascita, completando a tutto tondo la sua parte di ginecologo. «Era meraviglioso poter essere d'aiuto in un momento così importante e così felice per la donna. Adesso però è altrettanto bello e gioioso quando riusciamo ad aiutare la coppia che si rivolge a noi!» dice, e mi racconta della gravidanza trigemina che sta attualmente seguendo al centro di Ponsacco, sviluppatasi grazie alla fecondazione assistita. Infertilità a parte, ci sono poi quei casi limite che sfidano ogni legge della natura. «Ricordo con estremo piacere la nascita di un bimbo di Ponsacco, nato sano e da gravidanza spontanea di una donna di 49 anni». E chissà quante ne sente e ne vede in ambulatorio. «Di cose buffe se ne sentono sempre. Discussioni sul sesso del nascituro e sulla somiglianza del bimbo alla madre o al padre. L'ecografia tridimensionale oggi ci regala davvero immagini spettacolari e ci mostra come il bambino sia fatto, anche a poche settimane di vita». Già mi immagino un futuro padre ponsacchino, ansioso di vedere la faccia di suo figlio per la prima volta tramite un ecografo, esclamare: «Mi, oh! È tutto su' ma!»